Prima uscita di Up Arte
Felicissima di essere tra gli artisti inseriti nel numero 1 della prima rivista d’arte ad Arezzo.
Prima uscita di Up Arte
Felicissima di essere tra gli artisti inseriti nel numero 1 della prima rivista d’arte ad Arezzo.
GIORGIO VASARI - GENIO ARETINO
30 novembre 2024 / 12 gennaio 2025
Museo della Fraternita dei Laici
Piazza Grande, Arezzo
a cura di Laura Davitti
Dal 30 novembre 2024 al 6 gennaio 2025 il Museo della Fraternita dei Laici ospita “Giorgio Vasari. Genio aretino” la collettiva di artisti e fotografi a cura di Laura Davitti.
In occasione della ricorrenza per i 450 anni dalla morte di Giorgio Vasari il Museo della Fraternita dei Laici partecipa alle celebrazioni con una mostra collettiva dove 22 autori, artisti e fotografi rendono omaggio all’artista aretino.
Giorgio Vasari è stato un importante pittore, architetto, biografo ed ha avuto un rapporto significativo con la Fraternita dei Laici che è stata nominata erede universale dell’artista aretino. Giorgio Vasari ha inoltre ricevuto numerosi incarichi dall’Ente: ha eseguito il progetto per il campanile e parte del palazzo di Fraternita oltre a quello per la Loggia, dato un contributo per l’acquedotto che porta il suo nome e realizzato lo stendardo raffigurante la Madonna della Misericordia. Nei documenti esposti nella mostra “Honorata e Gratiosa. La Loggia di Giorgio Vasari”, in corso all’interno del nostro museo fino al 2 febbraio 2025, troviamo riferimenti circa all’incarico come Rettore di Fraternita oltre a quelli riguardanti il progetto della Loggia, il testamento e le proprie idee sull’acquedotto.
Gli autori che partecipano alla mostra collettiva hanno omaggiato Giorgio Vasari con dipinti, disegni, collage e fotografie, ispirandosi alla sua figura, alle sue opere e all’impatto culturale che ha lasciato nella nostra città.
Gli artisti e i fotografi che espongono sono: Corrado Belluomo, Andrea Campolucci, Mario Cangelli, Meri Ciuchi, Vittoria Coppola, Salvatore Cuzzilla, Laura Davitti, Antonio Ferragina, Francesca Gaisina, Claudio Gallorini, Sonia Girelli, Mirko Matteagi, Lilia Manneschi, Antonio Mulas, Silvia Peruzzi, Dario Polvani, Ruggero Ponzalli, Maurizio Rapiti, Pinuccia Scatizzi, Laura Serafini, Joy Stafford, Elisa Toponi.
Fighille Arte 2024
Premio San Michele d'oro , Artista dell'anno
La pittrice aretina Laura Serafini è stata nominata “artista dell’anno” alla 41° edizione del Premio Nazionale di pittura“Fighille Arte”, svoltosi sabato 5 e domenica 6 ottobre 2024 a Fighille di Citerna . Durante le premiazioni del concorso organizzato dalla Pro Loco Fighille, con il patrocinio del Comune di Citerna, l’artista ha ricevuto il premio speciale “San Michele d’oro”grazie all’opera“Altróve n. 2”, realizzata con china, carboncino, acquerello, pastelli e olio su tela. Il dipinto rappresenta un volto femminile che connette i suoi lineamenti a una mappa ottocentesca della Valtiberina, in cui si vede nel dettaglio il confine tra il Granducato di Toscana e lo Stato della Chiesa, lo stesso in cui si trovava la dogana pontificia di Fighille, attiva fino al 1860. Oggi l’ex edificio daziario è diventato il Piccolo museo,scrigno nelle cui sale confluiscono sia le opere vincitrici del concorso, sia i dipinti donati da pittori illustri del panorama nazionale, che fanno del complesso Ex Dogana/Palazzo Tani un polo dedicato all’arte contemporanea in continua evoluzione. Grazie a questo riconoscimento, l’opera di Laura Serafini entra di diritto nella collezione permanente di Fighille Arte, mentre l’artista aretina si garantisce uno spazio speciale nel catalogo del 2024 di prossima uscita, ultimo atto di un’edizione record del premio di pittura.Anche quest’anno, infatti, per un intero weekend il piccolo centro al confine tra Toscana e Umbria si è trasformato in capitale dell’arte contemporanea della Valtiberina, grazie alla partecipazione di 600 opere provenienti da tutta Italia e agli eventi espositivi collaterali al concorso.
Come da tradizione entra nella collezione permanente del Piccolomuseo l’opera vincitrice del Premio San Michele d’oro al Premio Fighille41. Si tratta dell’opera di Laura Serafini, artista aretina molto nota e da sempre apprezzata al nostro concorso da pubblico e critica. L’opera, in esposizione a Palazzo Tani nella mostra “Acquisizioni 2024” è un omaggio a Fighille e al suo essere terra di confine attraverso l’uso di una mappa ottocententesca dell’area fra Stato della Chiesa e Granducato di Toscana.
Addetto stampa Marco Botti, giornalista culturale
rassegna stampa
https://www.lanazione.it/cronaca/laura-serafini-eletta-artista-dellanno-a-fighille-arte-y2mzau3p
https://www.arezzoinforma.it/laura-serafini-eletta-artista-dellanno-a-fighille-arte-2024/
730+
mostra collettiva a cura di Matilde Puleo
27 settembre / 16 ottobre 2024
ROSY BOA -
ART | GALLERY | LAB | AGENCY
via Cesalpino 29 Arezzo
MOTUS 59x100 |
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X Y spaziotempo (incognita) 59x100 |
730+, un progetto che celebra 730 giorni di vita di Rosy Boa.
per festeggiare questi due anni, abbiamo riunito 20 artisti straordinari, che con le loro opere renderanno questo evento davvero speciale esattamente come hanno fatto nelle loro personali o nei progetti che abbiamo inventato insieme
IN ACQUE PROFONDE
da giovedì 12 settembre a domenica 15 settembre,
Elena Merendelli, Ines Mori, Laura Serafini
La mostra è inserita nel programma del prestigioso PREMIO PIEVE
inaugurazione mostra giovedì 12
settembre ore 16.30
“In acque profonde”
le opere di tre artiste che, utilizzando gli ambienti dell'antico convento, esprimono tre diverse sensibilità nel segno della memoria.
Asilo Umberto I, Pieve Santo Stefano (Arezzo)
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se son rose fioriranno 67x55 2024 opera realizzata su vecchia mappa di Pieve Santo Stefano la mia interpretazione della memoria e della possibilità della rinascita |
Giardino della Memoria
L’indagine sulle modalità di rapporto fra individuo e memoria ha assunto nell’ultimo decennio un’importanza radicale anche nelle dinamiche dell’arte contemporanea. Si avvicendano modelli speculativi e sfide inedite (tra post verità, revisionismi e frammento), che impongono alle tre artiste qui presenti di costruire linguaggi complessi e stratificazioni visive in grado di mettere in relazione presente, passato e futuro. Le opere dentro le piccole celle e poi nelle stanze interne del convento sono tre tipologie di memoria che navigano nelle acque profonde delle emozioni più misteriose. È qui che vediamo quanto sia importante il momento in cui si “sceglie” di affrontare un percorso piuttosto che un altro e quanto conti la decisione estetica e sensibile. È così che la giovanissima Ines Mori sceglie di avvalersi di grandi pennellate di matrice espressionista per attivare la sua esperienza come vettore di scambio ma anche per riflettere sull’archiviazione delle memorie collettive come scopo di un’operazione più ampia. Elena Merendelli con ceramiche e tessuti dipinti nati all’interno di un contesto naturale (perenne riferimento concettuale dell’artista), esplora una continua e sincera scoperta identitaria oltre che la tensione (risultante significativa perché profondamente avvertita) tra disegno e ceramica. Laura Serafini colloca le sue riflessioni al centro esatto della frammentarietà della memoria. Dipinti chirurgicamente chiari ma giustapposti a tramature di strade, sentieri e coordinate geografiche che rimandano al viaggio interiore. Mostra che ci interroga e lascia insicuri su ciò che distingue la memoria dai fantasmi dei nostri ricordi. Opere che ambiscono a contrapporsi cioè al silenzio inconsistente di una contemplazione solo di superficie.
Matilde Puleo