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28 giugno 2025

Frammenti di SpazioTempo

 Frammenti di SpazioTempo

personale di Laura Serafini

a cura di Marco Botti 

29 giugno / 27 luglio 2025

vernissage domenica 29 giugno ore 16,30

Sala degli ammassi del Palazzo Comunale

Corso Garibaldi 26/30 Citerna (Perugia)


In mostra circa 40 opere, dipinti su mappa, dipinti su tela.

ci saranno installazioni create per il suggestivo spazio  espositivo.

"CUSTODIRE L'ESSENZIALE"

progetto e realizzazione di Laura Serafini

"LA TORRE DEI SOGNI" e "IL POZZO CATARTICO" 

progetto e realizzazione di Laura Serafini, 

realizzazione di elementi grafici  di Gloria Serafini (Tuscan Lab)

"FRAGMENTS" sound installation

prodotto da Jeyson Serafini, Sound-Designer

voice-over: Laura Serafini


comunicato stampa

CITERNA – Dal 29 giugno al 27 luglio 2025 la Sala degli Ammassi, in Corso Garibaldi 26/30 a Citerna (PG), ospita

“Frammenti di SpazioTempo”, personale di pittura di Laura Serafini a cura di Marco Botti.

Domenica 29 giugno, alle ore 16.30, l’inaugurazione ufficiale alla presenza del sindaco di Citerna Enea Paladino

e dell’assessore alla cultura Valentina Ercolani.

L’evento espositivo è la prima iniziativa di “Echi di donne”, rassegna estiva del Comune di Citerna per celebrare il

talento, la forza, la creatività e l’empowerment femminile in diverse espressioni artistiche e culturali.

“Frammenti di SpazioTempo” è una mostra in collaborazione e con il patrocinio di Comune di Citerna, Proloco di

Citerna e Piccolomuseo di Fighille. L’esposizione sarà visitabile tutti i giorni, dalle ore 9 alle ore 18.

LA MOSTRA

Citerna, uno dei borghi più belli d’Italia, ospita “Frammenti di SpazioTempo”, la nuova mostra di Laura Serafini,

pittrice tra le più apprezzate del panorama toscano contemporaneo. Un gradito ritorno nel territorio comunale di

Citerna, dopo il “San Michele d’oro” ricevuto nel 2024 come artista dell’anno durante il 42° concorso nazionale di

pittura “Fighille Arte”.

Per l’occasione Laura Serafini dialoga con la Sala degli Ammassi del Comune di Citerna, uno degli spazi espositivi

più suggestivi della Valtiberina, attraverso lavori di varie dimensioni, in parte inediti.

Negli ultimi anni l’indagine della pittrice ha portato i suoi tracciati terrestri a evolversi in mappe celesti. Le opere

sono proposte al pubblico come fermi immagine di un lungo percorso nel tempo e nello spazio, alla ricerca della

consapevolezza di sé in tutte le dimensioni possibili, quindi fisiche, psicologiche e spirituali.

Accanto a tele, tavole e carte dipinte con tecnica mista, l’artista presenta alcune installazioni con le quali il

visitatore può interagire e connettersi alla sua intensa poetica.

Laura Serafini è nata a Subbiano (AR) nel 1965. Inizia la carriera artistica da autodidatta e approfondisce la

conoscenza delle tecniche frequentando corsi di pittura, scultura, disegno dal vivo e nudo dal vero.

Il cuore della sua ricerca artistica ruota attorno alla costruzione dell'identità, un viaggio intimo, distintivo e

sorprendente alla scoperta di se stessa e dell’universo femminile. Lo stile figurativo è in costante evoluzione,

caratterizzato dall'uso peculiare della carta, simbolo di racconto, tempo e leggerezza, che diventa la tela su cui la

pittrice disegna la complessa trama di fili che connettono corpo e anima.

Carte tecniche, cartamodelli e mappe accolgono un dna tracciato sulla pelle e reso visibile con linee, numeri, parole

e punti. Queste rappresentazioni visive diventano chiavi per decodificare un'identità umana profonda, complessa e

sfaccettata, in cui la donna è spesso la protagonista privilegiata della ricerca.

Nelle opere i corpi e i volti in cerca del sublime sorgono lievi dal tracciato tecnico, liberi di interagire con il

supporto senza mai dominarlo: china, carboncino, acquerelli e media trasparenti permettono ai livelli di

sovrapporsi e confondersi in un gioco affascinante di segni e immagini. Un continuo dialogo tra la

predeterminazione di ciò che siamo e il libero arbitrio di diventare ciò che vogliamo, mentre la nostra vita fluisce.

Attraverso un disegno puro, monocromatico, fatto di dettagli, ombre e spazi vuoti, la rielaborazione delle carte

tecniche in senso antropologico le tramuta in rappresentazioni identitarie grazie a un linguaggio inconfondibile.

Laura Serafini vive e lavora ad Arezzo. Dal 2007 espone con successo in mostre personali e collettive, rassegne

d'arte e fiere nazionali e internazionali. Le sue opere fanno parte di collezioni private e pubbliche, come quella del

Piccolomuseo di Fighille, e sono esposte in permanenza a Silviarossi Art Gallery di Bibbiena e Galleria Sensi Arte di

Colle di Val d’Elsa.

www.lauras.it


Ufficio Stampa - Marco Botti


 marco.botti9@gmail.com 






































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06 settembre 2024

IN ACQUE PROFONDE

 IN ACQUE PROFONDE 


da giovedì 12 settembre a domenica 15 settembre, 

Elena Merendelli,  Ines Mori,  Laura Serafini

In acque profonde

a cura di Matilde Puleo


La mostra è inserita nel programma del prestigioso PREMIO PIEVE


inaugurazione mostra giovedì 12 settembre ore 16.30


“In acque profonde”

le opere di tre artiste che, utilizzando gli ambienti dell'antico convento, esprimono tre diverse sensibilità nel segno della memoria.

Asilo Umberto I, Pieve Santo Stefano (Arezzo)


se son rose fioriranno 
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2024
opera realizzata su vecchia mappa di Pieve Santo Stefano 
la mia interpretazione della memoria e della possibilità della rinascita 


Giardino della Memoria 

L’indagine sulle modalità di rapporto fra individuo e memoria ha assunto nell’ultimo decennio un’importanza radicale anche nelle dinamiche dell’arte contemporanea. Si avvicendano modelli speculativi e sfide inedite (tra post verità, revisionismi e frammento), che impongono alle tre artiste qui presenti di costruire linguaggi complessi e stratificazioni visive in grado di mettere in relazione presente, passato e futuro. Le opere dentro le piccole celle e poi nelle stanze interne del convento sono tre tipologie di memoria che navigano nelle acque profonde delle emozioni più misteriose. È qui che vediamo quanto sia importante il momento in cui si “sceglie” di affrontare un percorso piuttosto che un altro e quanto conti la decisione estetica e sensibile. È così che la giovanissima Ines Mori sceglie di avvalersi di grandi pennellate di matrice espressionista per attivare la sua esperienza come vettore di scambio ma anche per riflettere sull’archiviazione delle memorie collettive come scopo di un’operazione più ampia. Elena Merendelli con ceramiche e tessuti dipinti nati all’interno di un contesto naturale (perenne riferimento concettuale dell’artista), esplora una continua e sincera scoperta identitaria oltre che la tensione (risultante significativa perché profondamente avvertita) tra disegno e ceramica. Laura Serafini colloca le sue riflessioni al centro esatto della frammentarietà della memoria. Dipinti chirurgicamente chiari ma giustapposti a tramature di strade, sentieri e coordinate geografiche che rimandano al viaggio interiore. Mostra che ci interroga e lascia insicuri su ciò che distingue la memoria dai fantasmi dei nostri ricordi. Opere che ambiscono a contrapporsi cioè al silenzio inconsistente di una contemplazione solo di superficie.

Matilde Puleo
































programma del Premio Pieve dal 12 al 15 settembre 2024

https://www.premiopieve.it/2024/08/02/in-acque-profonde/