Laura
Serafini, artista, vive ed opera ad Arezzo.
Dopo
aver approfondito la conoscenza delle varie tecniche artistiche
frequentando corsi di pittura, scultura e disegno di nudo dal vivo,
dal 2005 ha iniziato a partecipare a rassegne d'arte, concorsi, premi
nazionali ed internazionali, ottenendo importanti riconoscimenti. Ha
esposto in numerose mostre, personali e collettive, in Italia,
Francia, Germania e Bulgaria.
Con
uno stile figurativo in costante evoluzione, intraprende un percorso
artistico che negli anni la porta ad una personale riflessione sulla
costruzione dell'identità: doloroso, contraddittorio, sorprendente
cammino alla scoperta di se, intricata trama di sottili fili che
legano corpo e anima.
" ogni quadro è un viaggio appassionante senza valigia e senza meta"
Sono nata in Casentino (Arezzo) in una
famiglia contadina tra campi e boschi, sono cresciuta imparando che
il valore è dato dal saper fare, così ho lavorato e la mia
creatività l'ho utilizzata per scopi pratici.
Poi sono diventata madre e la mia vita
ha cambiato direzione.
Non c'è niente di utile nel creare la
vita, è un salto nel buio terribile e meraviglioso e come Alice
che si lascia cadere nel buco, io ho cominciato il mio viaggio di
artista.
Un nuovo, sorprendente mondo si è
manifestato, ho studiato tecniche pittoriche, scultura, restauro,
disegno dal vivo, ho esplorato il colore lasciando che invadesse la
mia vita ed ho cercato la mia strada esponendo in mostre personali e
collettive in Italia, Francia, Germania, Bulgaria e partecipando a
numerosi concorsi .
Uno stile figurativo in costante
evoluzione caratterizza il percorso che mi ha portato ad indagare
l'essere umano in tutte le sue sfaccettature e contraddizioni, a
cercare un punto di equilibrio tra disegnare il corpo e
rappresentarne le pulsioni.
Così, se la tecnica insegna a
camminare, gli incontri segnano le svolte e frequentando un corso di
nudo accademico ho conosciuto giovani artisti contemporanei che hanno
allargato il mio orizzonte.
Per le mostre/progetto
“micropiscin[..]rcheologica”, “corpo /movimento” e “caserma
archeologica” che sono seguite, ho sperimentato usando nuove forme
espressive ed è nato il video "c'è un tempo per ogni cosa [ Ecclesiaste 3] e installazioni
come “FIAT LUX”che raccontano la vita tradotta dall'uomo in forma
scritta.
Ho iniziato ad usare carte tecniche
come cartamodelli, mappe e carte nautiche, elevandole a ruolo di
trama/destino mentre la figura disegnata è divenuta lieve,
inconsistente, capace quindi di interagire con il supporto senza
dominarlo
In un tempo di rabbia e incertezza
esprimo il malessere di crescere, la ricerca di identità, donando i
corpi al loro percorso, sottovoce, come un sussurro che calma lo
spirito.
La terra è la mia origine, seguo il
segno e cammino in cerca di me.
