25 febbraio 2013

CORPO / MOVIMENTO

CORPO | MOVIMENTO
Mostra collettiva a cura degli allievi di RADAR – Scuola|Disegno|Nudo|Arezzo.
dal primo marzo (19'00h) 2013 a SPAZIO SEME (AR)
Via del Pantano, 36 52100 Arezzo Tel. 0575.1827337 Cell. 338.3366049 info@spazioseme.com






Il corpo ha le sue regole, le sue proporzioni, i suoi appoggi.
Nel disegno dal vero la somiglianza diviene una sfida.
La scuola RADAR, sotto la direzione di Enrique Moya Gonzalez, è un luogo dove si impara il disegno dal vero e dove il corpo, nella sua totale nudità, s'offre come forma vivente e contenitore di organi, ossa, muscoli e nervi.
Ogni volta, il lunedì e il martedì, dal tardo pomeriggio fino alla sera, gli allievi alzano le matite, affilano gli occhi, guardano i loro disegni con attenzione e senso critico.
Enrique Moya Gonzalez, con passione e rigore, dopo la bellissima esperienza della MICROPISCIN(A)RCHOELOGICA nel luglio 2012, produce il MOVIMENTO, il voler scoprire, vivere e trasformare un altro luogo di Arezzo, coinvolgendo gli allievi della scuola in qualità di artisti in grado di comunicare il proprio punto di vista.
Sul CORPO e sul MOVIMENTO.
CORPO|MOVIMENTO è un salto che decentra l'applicazione per il ritratto, verso la libera interpretazione attraverso il concetto, proprio dell'arte contemporanea. E' un senso di vertigine, osservazione, imitazione, realizzazione figurativa.
Nel tempo e nello spazio.
La sintesi evocativa del concetto è l'obiettivo.
Concetto e contesto.
Il corpo, spesso limite invalicabile per il cuore (e per l'anima), ispira e genera un movimento insolito, come un riflesso. E' la scoperta e la consapevolezza verso tale riflesso che permette di conoscere consce e inconsce possibilità espressive del corpo.

Silvia Argilli, Tullio Casi, Carla Ermini Rasi, Laura Fantucci, Maura Giussani, Maria Grazia Zanghi, Daniele Luconi, Marta Mazzini, Elisa Pecchi, Laura Serafini, Amarilli Soriente, Federico Tonioni, hanno visto e sentito quello che abita lo SPAZIO SEME, luogo d'incontro per corpi, movimenti e contatti.
Hanno immaginato e hanno allestito le loro opere.
Perché il CORPO è forma vivente, ma anche luogo di pulsioni istantanee e preziosa memoria.

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